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L’Albero Verde: una scelta green per tutta la famiglia

Bene, da dove comincio?

Ah, sì, giusto: due settimane fa ho parzialmente perso la sensibilità ai polpastrelli di alcune dita delle mani e ancora non ho capito se la cosa sia reversibile oppure no.

Il tutto è successo mentre tentavo di smacchiare alcuni capi di Niccolò che versavano in condizioni pietose e provando un detersivo che non rientra tra quelli che stanziano in pianta stabile nel mio mobiletto del bagno.

Allora, premesso che già il fatto di fare fatica a sbloccare l’iPhone perché mi sono venuti i polpastrelli di cartongesso è alquanto destabilizzante, lo è ancora di più il fatto che a mio avviso ci si sofferma troppo poco a riflettere su cosa diamine utilizziamo per lavare dei capi che poi entrano a contatto non solo con la nostra pelle, ma con quella ancora più sensibile e delicata dei nostri figli. 

Non sto a farvela lunga o a raccontarvela recitando la parte della naziecologista che non sono, però ci tengo a condividere con voi la scelta che ho fatto quattro anni fa (9 mesi di gravidanza + 3 anni e 3 mesi di bambino = 4 anni tondi tondi) e cioè quella di convertirmi all’uso esclusivo di detergenti green per la casa e per il bucato (a parte questo recente tentativo di sciogliermi le dita, mannaggia a me!).

Dopo vari esperimenti, alcuni più ed altri meno soddisfacenti, ho inserito in pianta stabile nel mio arsenale alcuni detergenti de L’Albero Verde, una linea di prodotti ecologici per la casa certificati ECOLABEL (marchio EU di qualità ecologica) dal ridotto impatto ambientale e con elevati standard qualitativi oltre che ipoallergenici e dermatologicamente testati.

Ribadisco che francamente non sono un’ecologista invasata o una fissata con chissà quali filosofie di vita, però mi sono convertita a questa scelta per l’intrecciarsi di alcune necessità e alcune riflessioni che si sono susseguite nell’arco di pochissimo tempo e che mi hanno spinta a rivoluzionare il mobiletto dei detersivi, con una conseguente soddisfazione che mi ha indotta a restare ferma sulla mia scelta.

In buona sostanza è successo che a fine gravidanza, quando mi sono gioiosamente ricoperta di smagliature sulla pancia, ho cominciato a soffrire di forti dermatiti causate dalla fragilità localizzata della pelle e mi è stato raccomandato di utilizzare un detergente per lavatrice delicato ed ipoallergenico.

Lo stesso è successo a Slash che, sentitosi probabilmente escluso, ha deciso di assecondare il mio disagio e diventare rosso come un clown dunque, tra una bomba di cortisone e uno shampoo specifico, ho cominciato a lavare “green” anche il suo cuscino e le sue felpine.

Poi è giunto il momento di preparare la borsa del parto, e ti pare che non lavo i vestiti del mio imminente figlio con lo stesso detergente ipoallergenico?

Che tra l’altro è efficace pure a freddo e mi toglie i sensi di colpa di quando il Nic soffre di pelle screpolata o di dermatite, perché non ho il timore che la causa sia da imputare anche al detersivo (cosa che invece accade ad esempio in vacanza o quando fa il bucato mia mamma a casa sua).

E poi niente, quando uno si trova bene con qualcosa, perché dovrebbe cambiare?

Infatti, il detersivo liquido L’Albero Verde e la relativa ricarica (mamma mia quanto sono green!) troneggiano incontrastati e senza rivali nel bagno di casa da parecchio tempo.

Adesso, poi, che da qualche tempo Niccolò vive con le mani immerse nel lavello della cucina col desiderio di “aiutarmi” a fare qualsiasi cosa, ho aggiunto pure il Detergente Piatti Concentrato, sempre de L’Albero Verde, che uso pure per lavarmi le mani quando non ho la voglia di trascinarmi fino in bagno percorrendo gli infiniti sei metri che lo dividono dalla cucina.

Io, fossi in voi, un’opportunità gliela darei, nel caso già non conosciate il marchio L’Albero Verde, anche perché il rapporto qualità/prezzo è ottimo e sono convinta di quello che dico quando affermo che secondo me poi vi ci affezionate.

Io sono quella che la sera si siede in veranda a fumare una sigaretta, che usa la lacca per capelli e il deodorante spray, però, ecco, non toglietemi i detersivi green perché sono una delle poche certezze che ho nella vita. 

Insieme al #maiunagioia di questo interminabile 2018.

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