Questo mese scelgo di consigliarvi una lettura leggera e assai particolare: Storia di un corpo di Daniel Pennac.
La quarta di copertina recita: “Un romanzo fortemente raccomandato a tutti quelli che hanno un corpo“.
E non è un caso.
Lison, di rientro dal funerale del padre, si trova tra le mani un suo regalo post mortem: un diario del proprio corpo che il padre ha cominciato a scrivere a dodici anni e che ne ripercorre l’intera vita, fino agli ultimi giorni prima della dipartita.
Il diario, a tratti estremamente realistico e a tratti ironico e dissacrante, è un pretesto per raccontare la vita del narratore, ripercorrendone gioie e dolori attraverso la descrizione dettagliata delle più disparate funzioni corporee e facendocene esplorare il mondo attraverso le sensazioni fisiche ed emotive scaturite dai più piccoli gesti.
Il narratore ci racconta dunque il viaggio della propria vita attraverso le meraviglie, le scoperte, i dolori, le sensazioni e i fallimenti del proprio corpo, senza tralasciare nulla: stitichezza, mal di denti, orgasmi, sonni turbolenti, muscoli affaticati, gioventù, età adulta, acciacchi e vecchiaia, fino all’ineluttabile presagio della fine che sta per sopraggiungere.
Un libro curioso, attento a tutti quei dettagli che ci rendono uguali nella nostra vulnerabilità umana.