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Skipper Zuegg: il primo succo in brik, finalmente senza zuccheri aggiunti

Ore 15,30: Niccolò esce dall’asilo, sale in macchina e, non appena legato al seggiolino, fa la domanda di rito: “Me l’hai portata la spremuta, vero?!”.

Tutti i giorni, che vada io o che vada la nonna a prenderlo, lui attende fiducioso la sua spremuta d’arancia (che prepariamo a casa e mettiamo in una piccola borraccia in alluminio).

Lo abbiamo abituato così e lui, che è un bambino molto metodico e routinario, a questa cosa della spremuta fresca ci si è proprio affezionato.

Un giorno di alcuni mesi fa è successo che all’ultimo, incastrando alcuni reciproci impegni, io e mia mamma ci siamo date il cambio su chi dovesse andare a prenderlo e quindi niente spremuta.

Un casino, pareva gli avessero ucciso Hulk e Iron Man insieme.

Quindi, per quanto a casa nostra l’unica sostanza liquida e potabile disponibile sia l’acqua – oltre a birra e vino, ok – ho pensato di tenermi a disposizione in dispensa qualche brik di succo di frutta da sfoderare in caso di necessità.

Certo, scegliere non è stato semplicissimo.

Al supermercato c’è un intero scaffale di succhi di frutta, una scelta immensa, ma con poche referenze che davvero mi convincano.

Perché, per quanto siano sporadiche le occasioni in cui Niccolò beneficia di un succo di frutta, preferisco comunque evitare di prendere il primo che capita e caricarlo con una dose inutile di calorie e zuccheri, che coprirebbero il fabbisogno di un’intera merenda completa ed in maniera certamente non bilanciata.

Skipper Zuegg: il primo brik senza zuccheri aggiunti

Non c’è trucco e non c’è inganno, pure a volerlo cercare a tutti i costi.

È proprio così.

Casa Skipper Zuegg ha lanciato una vera e propria rivoluzione nel mondo dei succhi di frutta in brik, proponendo sul mercato il primissimo senza zuccheri aggiunti.

Tre ingredienti: succo di frutta in alta percentuale (minimo 60/70%), acqua, aromi naturali.

Zero coloranti artificiali e zero conservanti.

Un packaging semplice e genuino, perfetta rappresentazione del suo contenuto.

L’ha provato Niccolò, nelle varianti pera e pesca, ed insieme a lui l’ho provato anch’io per capire se effettivamente la differenza fosse tangibile anche a livello di gusto.

Posso garantirvi che il sapore è nettamente più delicato rispetto ai concentrati di zucchero a cui ero abituata.

Una differenza notevole, direi abissale.

Così come infatti abissale è la differenza tra l’apporto calorico di Skipper Zuegg, ovvero circa 35kcal, rispetto alla media di qualsiasi altro brik che si aggira intorno alle 130/150kcal.

Skipper Zuegg è disponibile nelle formulazioni pera, pesca, mela, ace, frutti del bosco, banana pera mela, ananas, albicocca.

C’è l’imbarazzo della scelta, insomma.

Ed io, quando ho terminato le arance o quando esco di casa di corsa senza aver avuto il tempo di preparare la spremuta a Niccolò, ora so che posso concedergli un piacevole strappo alla regola senza troppe remore.

Well done, Skipper Zuegg!

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