Ho affrontato per la prima volta l’argomento a pochissimi giorni dall’annuncio della mia seconda gravidanza, eppure ero già ben ferma sulla certezza di vaccinare Vittoria contro uno dei virus più meschini ed insidiosi per i bambini: il Rotavirus.
A maggior ragione essendo lei sorella minore ed essendo dunque esposta ai maggiori rischi derivanti dalla frequentazione dell’asilo da parte di Niccolò, fatta eccezione per il periodo storico di sospensione causa Covid-19, ovviamente: anzi, non avendo ancora alcuna copertura vaccinale, Vittoria è forse una delle poche creature che “beneficia” di questa particolare situazione perché suo fratello è temporaneamente esente dall’essere un potenziale piccolo untore.
Che cos’è il Rotavirus?
La gastroenterite da Rotavirus (GARV) è una malattia che colpisce quasi tutti i bambini al di sotto dei cinque anni, spesso entro il primo anno di vita. Provoca diarrea, febbre, vomito e disidratazione e può aggravarsi tanto da rendere non così raramente necessario il ricovero in ospedale.
L’infezione da Rotavirus è la prima causa di gastroenterite acuta nei neonati e nei lattanti, ed è in particolare su questi ultimi che si accanisce con maggiore violenza e con la sintomatologia più grave.
A scatenarla è il Rotavirus, un virus estremamente contagioso che si trasmette molto facilmente per via oro-fecale, per via aerea e per semplice contatto con superfici contaminate.
La GARV ha un periodo di incubazione di circa due giorni, dopodiché compaiono febbre, disturbi gastrici, vomito e diarrea acquosa che durano da 4 a 8 giorni ed è molto debilitante, in particolare in occasione del primo contagio (si può prendere più volte nell’arco della vita e io ne so qualcosa): in caso di successive manifestazioni, infatti, i sintomi risultano meno violenti e talvolta poco rilevanti dal punto di vista clinico.
Cura e prevenzione
Non esistono farmaci specifici o antibiotici contro il Rotavirus e dunque, non essendoci cura, l’unica arma a disposizione è la prevenzione.
Per prevenire la GARV la via più efficace, semplice e sicura è la vaccinazione per bocca nei primi mesi di vita del neonato: si tratta dell’unico vaccino a somministrazione orale, con una procedura dunque meno stressante per il bambino rispetto all’iniezione prevista per tutti gli altri vaccini.
La vaccinazione contro i rotavirus è in offerta attiva e gratuita a tutti i bambini a cominciare dalla sesta settimana di vita e da concludere entro la 24esima, se si tratta del vaccino a due dosi, o entro la 32esima se parliamo di vaccino a tre dosi.
Prima dell’introduzione della vaccinazione, raccomandata in Italia dal 2017 ed inclusa tra i Livelli Essenziali di Assistenza per via della sua elevata importanza per la Sanità Pubblica, la GARV colpiva nel nostro Paese più di 400.000 bambini ogni anno.
Un numero altissimo, soprattutto se si pensa alla specifica fascia di età su cui il virus si accanisce maggiormente e se si pensa che per circa 1 bambino su 20 si è resa necessaria l’ospedalizzazione.
Il vaccino non ha una copertura totale (si rileva un’efficacia dell’80%) rispetto alla diffusione del virus, il che significa che non ne garantisce una completa immunità, ma è in grado di ridurne notevolmente la virulenza e la sintomatologia laddove si presentasse: ne è stata comunque registrata un’efficacia clinica, in particolare a livello di prevenzione delle forme acute e delle ospedalizzazioni, che si avvicina al 100%.
Considerato l’altissimo potenziale di contagio dei bambini, unito al fatto che Niccolò non è mai stato vaccinato nello specifico contro il Rotavirus a causa della totale disinformazione da me ricevuta a riguardo nel 2015, sono in fiduciosa attesa di ricevere la lettera da parte dell’ASL per poter accedere alle prime vaccinazioni di Vittoria, tra cui stavolta non mancherà assolutamente quella contro il Rotavirus.
Sarò decisamente più serena nel saperla protetta dalla GARV in previsione della riapertura – si spera – degli asili a settembre.
Per me, vaccinare, significa avere una preoccupazione in meno.
Per maggiori informazioni vi invito a consultare il sito ufficiale e a chiedere consiglio al vostro pediatra di fiducia.
*Post in collaborazione con Argon Healthcare: https://www.unapreoccupazioneinmeno.it/ è una campagna di informazione realizzata da GSK con l’approvazione del Ministero della Salute e il patrocinio della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP).