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Liquigas presenta “1, 2, 3… RESPIRA!” – il progetto scuole di educazione ambientale

E’ un dato di fatto: l’aria che respiriamo è sempre più inquinata e, più il tempo passa, più la situazione peggiora.

Il 2018 è stato infatti un anno da bollino rosso, con ben 55 capoluoghi di Provincia che hanno superato i limiti giornalieri previsti per le polveri sottili ed è dunque abbastanza facile dedurne che l’Italia si colloca in classifica tra i Paesi europei con il maggior numero di problemi di salute legati all’inquinamento.

Questi dati allarmanti sono soltanto una delle numerose conseguenze legate all’inquinamento dell’aria, che è importante ricordare essere derivante non solo dalle emissioni dei veicoli bensì anche dal riscaldamento domestico.

E che è un problema che riguarda tutti, nessuno escluso.

In quanto genitore mi sento maggiormente responsabile e sensibile alle tematiche legate all’educazione ambientale e mi sento in dovere non solo di dare il mio quotidiano – seppur piccolo ed apparentemente insignificante – contributo affinché mio figlio cresca in un ambiente sano e sicuro, ma anche di far sì che in esso germogli la consapevolezza di quanto sia preziosa questa straordinaria palla terrestre che ci accoglie.

I bambini hanno una sorprendente sensibilità ed una capacità pazzesca di comprendere con semplicità anche i più piccoli gesti, ed è per questo che mi impegno ogni giorno con piccoli semini di saggezza adatti alla sua tenera età e che comprendono:

  • alcuni semplici racconti dove gli spiego con parole adatte e tanta fantasia il problema dell’inquinamento dell’aria
    • gli faccio notare quando dal vecchio camion davanti a noi esce del fumo nero e maleodorante e gli argomento il perché non vada bene
    • quando ci ha chiesto perché nella nuova casa non ci fosse il camino, ne ho approfittato per spiegargli che la legna che si brucia nel camino arriva dagli alberi e che questi alberi sarebbero molto più felici di stare nel bosco con i loro amici anziché bruciare nel nostro camino
    • quando vede del fumo nel cielo proveniente da qualche industria, gli spiego che quel fumo significa inquinamento e che non è affatto una bella cosa
    • quando nemmeno due mesi fa è bruciata la discarica di Mariano Comense, cittadina in cui vivo, ed il fumo ha dominato i cieli fino a Milano, ho voluto mostrargli alcuni video ed alcune foto e raccontargli cosa significasse quell’incendio per il nostro ambiente e per l’aria che respiriamo
  • la riduzione al minimo degli sprechi
    • il cibo non si lascia nel piatto se non per valide ragioni, che deve sapermi opportunamente argomentare (mi è capitato di mettergli per errore lo zucchero nel riso, quindi questa cosa delle “valide ragioni” ha un senso)
    • il rubinetto si chiude sempre mentre ci si lava i denti o appena terminato di lavarsi
    • non si usa l’acqua corrente per giocare
    • non si sta sotto la doccia a ballare giocando a “chiappe al vetro” per più di due minuti (perché due minuti di felicità e stupidera glieli devo)

Nulla di complicato e nulla che non sia alla portata di chiunque, insomma.

Ripeto, parliamo delle basi essenziali e di ciò che corrisponde ad una goccia nel mare, ma vi ricordo che quel mare altro non è fatto che di tantissimi milioni, miliardi di quelle insignificanti goccine.

Ognuno di noi, nel suo piccolo, dovrebbe sentirsi responsabile della propria goccina.

Anzi, vi invito a spendere un minuto del vostro tempo per fare insieme alla vostra famiglia un piccolo quiz che vi aiuterà a calcolare l’impatto della vostra impronta ecologica, cliccando qui.

Io mi sentivo bravina nel mio piccolo, invece…

E’ per questo che ho trovato lodevole e degno di condivisione l’impegno di Liquigas che, con il progetto di educazione ambientale “1, 2, 3… RESPIRA!”, si rivolge agli studenti delle scuole medie – età che trovo perfetta per educare e responsabilizzare – con un’importante iniziativa che ha l’obiettivo di coinvolgere tanto i ragazzi quanto gli insegnanti ed i genitori su temi legati allo sviluppo sostenibile, approfondendo il rapporto tra la qualità dell’aria e le forme di energia attualmente disponibili e impiegate quotidianamente nel nostro Paese.

“Con il progetto scuola “1,2,3… RESPIRA!” intendiamo fornire agli studenti delle scuole medie, che saranno i cittadini consapevoli di domani, gli strumenti informativi necessari ad adottare corretti comportamenti perdifendere l’ambiente e la qualità dell’aria” sottolinea Andrea Arzà, Amministratore Delegato di Liquigas. “Da sempre Liquigas si impegna al fianco delle comunità in cui opera, promuovendo fonti energetiche pulite e assicurando l’approvvigionamento energetico alle zone remote del nostro Paese. Siamo quindi orgogliosi di questo nuovo progetto che ha al proprio cuore l’educazione delle nuove generazioni su aspetti di fondamentale importanza per il loro futuro”.

“1, 2, 3… RESPIRA!” ha coinvolto nei mesi scorsi 25.000 ragazzi di 300 scuole, con un totale di 100 progetti realizzati e valutati da una giuria di qualità: in palio premi utili come dotazioni tecniche e tecnologiche per le scuole.

I ragazzi coinvolti sono stati impegnati in lezioni, esercitazioni ed attività di laboratorio interattive e tecnologiche grazie agli strumenti direttamente forniti da Liquigas, come il Quaderno Operativo di cui vi mostro qui sotto alcune pagine, ottimo spunto anche per noi.

La premiazione finale, che decreterà quali studenti avranno realizzato e portato a termine il progetto sostenibile più innovativo, creativo ed interessante, si terrà a Milano il 10 maggio ed io sarò presente, perché penso che il primo esempio per i nostri figli dobbiamo essere noi.

Anche la vostra goccina di sostenibilità è importante.

Fatelo non tanto per voi, quanto per i vostri figli e per le loro prospettive future.

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