Durante la gravidanza sono tantissimi i dubbi che affollano la nostra mente e sono tantissimi i prodotti che ci troviamo a dover scegliere.
“Farò la scelta giusta? Sarà comoda questa navicella? E se fosse meglio quell’altra? E questo olio per il bagnetto sarà giusto per la pelle delicata di mio figlio? E che pannolini devo acquistare? E le salviettine? E quel giochino per i dentini sarà sicuro?”
Insomma, c’è da strapparsi i capelli.
E intorno a noi ci sono mille persone pronte ad indirizzarci, ognuna però in una direzione diversa.
Alla fine sta a noi decidere, spesso un po’ a pelle e spesso andando controcorrente.
Ricordo ancora che, all’inizio del settimo mese di gravidanza, dopo aver acquistato l’essenziale per l’arrivo di Niccolò, sono andata da mia mamma dove mi aspettava quella che io chiamavo “la scatola dei ricordi”: una bellissima scatola contenente tutto ciò che mia mamma aveva conservato della mia nascita e dei miei primi mesi di vita, nell’attesa che il miracolo di diventare nonna le desse nuovamente la possibilità di rispolverare nostalgicamente tutto quanto.
C’era di tutto, in quella scatola.
Non potevano mancare gli intramontabili corredini realizzati a maglia da mia nonna, camionate di babbucce, mussole di cotone e di lino, cappellini, pagliaccetti, bavaglini ricamati a mano come se piovessero, un carillon ed una strana borsa scolorita.
Ho passato al setaccio tutto quanto finché, giunta ad agguantare la strana borsa scolorita, mia mamma mi ha mostrato un sorriso a trentadue denti esclamando a suon di sfida un “non indovinerai mai che cos’è” che l’ha vista perdere stoicamente dopo pochissimi secondi: “mamma, va bene che non ho ancora partorito, ma ho girato tanti negozi, esiste Google e quella è una borsa fasciatoio portatile”.
Ovviamente mia mamma non ha ceduto tanto facilmente alla sconfitta ed ha rincarato: “Vero, hai indovinato, ma non indovinerai mai come l’ho avuta”.
A quel punto mi sono arresa davanti all’impossibilità di indovinare, e francamente non indovinereste nemmeno voi se non ve lo dicessi io.
Mia mamma conserva nella propria scatola dei ricordi una borsa fasciatoio ricevuta spedendo via posta una scheda completa di prove d’acquisto della raccolta punti Pampers.
Correva l’anno 1988.
Ora, non dico che questo episodio sia stato decisivo nella mia scelta, ma in quel momento mi si è accesa la lampadina del “conviene che mi sveglio a comprare anche qualche pannolino per non arrivare impreparata” ed è stato inevitabile che andassi al supermercato diretta a quel preciso scaffale, quello con tutti i prodotti Pampers.
Dopotutto funziona così: quando non sai cosa scegliere, ti affidi ai consigli delle persone a te più care e ti affidi all’istinto.
E l’istinto mi diceva che se avessi scelto ciò che mia mamma aveva scelto ventotto anni prima per me, non avrei sbagliato.
E così è stato.
Ho provato gran parte della gamma prodotti Pampers: i pannolini Progressi alla nascita e durante i primi mesi di vita perché se sono i pannolini più usati nei reparti maternità un motivo deve pur esserci (e confesso che quella righina che ti avvisa quando tuo figlio ha fatto pipì a sufficienza per essere cambiato è stata provvidenziale, dal momento che con un neonato tra le mani e nessuna esperienza è già tanto capire come mettere un pannolino nel modo giusto), i pannolini BabyDry dal quinto mese fino ad oggi e che sono di una morbidezza impareggiabile, le salviettine Baby Fresh praticamente sempre, i Teli Cambio dalla nascita e sempre presenti in borsa durante le uscite per ovvi motivi logistici e le mutandine EasyUp che, lasciatemelo dire, adesso che Niccolò inizia a non stare fermo un attimo e a rendere un’impresa la chiusura del pannolino sono qualcosa da Premio Nobel, due secondi e trac il gioco è fatto.
A prescindere dalla soddisfazione generale per non aver mai dovuto correre ai ripari per lenire una pelle arrossata da irritazioni da pannolino e per la qualità a mio avviso davvero ottima, a darmi maggiori soddisfazioni sono state (e sono tuttora) senza dubbio le salviettine Baby Fresh.
Io, con le salviettine Pampers Baby Fresh, ci faccio davvero di tutto.
Quando diventare mamma non rientrava ancora nei miei pensieri, le salviettine Baby Fresh erano comunque sempre presenti nel mobiletto del bagno e nella mia borsa: io infatti mi ci strucco dall’alba dei tempi e, per quanto assurdo possa sembrarvi, rimuovono anche il trucco con pochissimi gesti e senza irritarmi la pelle, cosa che invece mi accade con quasi tutte le salviettine struccanti specifiche esistenti sul mercato; mi pulisco le mani in qualsiasi momento; le uso sia in casa che fuori per qualsiasi necessità.
Adesso che ho un figlio, figuriamoci se riesco a farne a meno!
Figuriamoci poi con un figlio come il mio che ha la vocazione da Indiana Jones e deve esplorare anche i pertugi più avventurosi e con un cane che non perde occasione per dimostrare il suo affetto a suon di leccate chilometriche e zampate polverose.
Le salviettine Baby Fresh sono davvero un prodotto dalle mille funzioni e dai mille usi e sono perfette per rimuovere qualsiasi tipo di sporco in pochissimi gesti, grazie al consistente tessuto ad onda, rispettando la delicatissima pelle dei bambini e ripristinandone all’istante il sensibile pH meglio di tutte le altre salviettine.
Quando non ho la possibilità di lavare Niccolò dopo che ha sganciato una delle sue portentose bombe a gas, sono tranquilla al pensiero che le salviettine Baby Fresh rimuovono tutti i residui senza lasciare tracce di sporco ed evitando quindi che la pelle si irriti stando fuori casa anche un’intera giornata.
La nuova formulazione, inoltre, ha un delicato e fresco profumo di pulito ed è priva di sapone e di alcool, per accompagnare il nostro bambino anche nei gesti più semplici.
Insomma, la mia mamma aveva proprio ragione: squadra che vince, non si cambia!
E noi tifiamo la stessa squadra da ben ventotto anni!
Nessuna sconfitta e tanta voglia di migliorarsi, ogni giorno sempre di più, ascoltando le esigenze delle mamme e raccogliendo i cambiamenti come delle sfide per arrivare sempre più vicini al cuore delle mamme.
Questa è la filosofia di Pampers.
Ed eccovi spiegato perché per Niccolò ho scelto Pampers e non ho nessuna intenzione di cambiare.
[Tra l’altro la raccolta punti è un evergreen di Pampers ed i premi sono sempre meravigliosi. Devo chiedere se fanno ancora quella strana borsa fasciatoio, ormai mi ci sono affezionata. E poi, dopotutto, il vintage è tornato di moda!]
Post in collaborazione con Pampers