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Genitori sicuri crescono figli sicuri

“Si è perso un bambino di nome Tommaso. Indossa un costume giallo e verde. I genitori sono pregati di venire a prenderlo al bagno 49”.

Questo è quello che dagli altoparlanti degli stabilimenti balneari di Rimini e Riccione echeggia sulla spiaggia un tot di volte al giorno il mese di agosto.

Tommaso, Giovanni, Filippo, Lorenzo, Rachele, Alberto, Caterina, Luca, Alessia, Martina e altri millemila bambini che ogni anno, giocando in spiaggia e rincorrendo i nuovi amichetti, finiscono col perdersi tra le file di ombrelloni tutti uguali.

Adesso provate a immaginare se quel bambino di nome Tommaso che si è perso al bagno 49 fosse vostro figlio.

E provate ad immaginare la vostra faccia nel momento in cui vi voltate per chiamarlo con la promessa di un gelato e lui non arriva.

È il panico. L’angoscia assoluta.

Niccolò questa estate era ancora piccolo, ma correva come una saetta tra gli ombrelloni e bastavano dieci secondi di distrazione per ritrovarlo a cento metri di distanza. Sempre recuperato, per fortuna.

Però poco tempo fa è successo che al supermercato, mentre aspettavo il mio turno al banco del pesce fresco, lui è sparito.

Un secondo prima mi teneva la mano e il secondo dopo si era volatilizzato, smaterializzato sotto i miei occhi.

È stato il minuto più orribile della mia vita, con il cuore in gola e le mani tremanti mentre gridavo il suo nome e lui non rispondeva. Finché non è sbucato da dietro un cartonato della Kinder ed io ho ripreso colore.

Lo so che posso sembrare esagerata, ma a volte mi capita di pensare a cosa succederebbe se Niccolò si perdesse per davvero e io non riuscissi a ritrovarlo.

Era dunque già da tempo che io e mio marito riflettevamo sulla possibilità di acquistare un dispositivo in grado di aiutarci e rassicurarci in tal senso e diciamo che la presentazione di Nilox Bodyguard a cui sono stata invitata è caduta decisamente a fagiolo.

Anzitutto abbiamo parlato di bisogni del bambino, di autonomia e di rapporto con i genitori insieme ad una psicologa e ne è venuto fuori che il bisogno primario del bambino, prima ancora di quello del soddisfacimento fisiologico, è di protezione e sicurezza. Un bambino che si sente protetto e al sicuro è un bambino fiducioso delle proprie capacità mentre un bambino insicuro è ansioso ed eccessivamente prudente.

Abbiamo compreso che un bambino crea con i genitori un legame di attaccamento che si modifica nel tempo ed è mutevole per meglio adattarsi ai bisogni specifici di ciascuna fase di crescita e sviluppo: un attaccamento sicuro, infatti, è frutto di un bilanciato equilibrio tra la dipendenza da noi e l’autonomia.

Un bambino sicuro è un bambino che a scuola avrà meno problemi di carattere sociale come quelli connessi al bullismo, perché avrà maggiore facilità a confidarsi con i genitori e a chiederne l’appoggio ed il sostegno. Se ripenso alla mia infanzia, alcuni puntini si sono finalmente uniti.

Qualsiasi bambino, in ogni caso, ha bisogno di sentirsi compreso: non dobbiamo sminuire i suoi dubbi e le sue paure. Presenza, ascolto, comprensione, contatto fisico e visivo sono fondamentali così come lo sono le regole che, al giorno d’oggi, si stanno prendendo un tantino sotto gamba (lo ha detto la psicologa ma mi ha trovata d’accordissimo, sfondando una porta aperta!). Quando il bambino perde il controllo e non sa gestire le proprie emozioni dobbiamo intervenire per regolarle e ristabilire un equilibrio.

Vi ho riportato tutte queste informazioni perché le ho trovate molto interessanti e ho dunque ritenuto carino dedicargli uno spazio che facesse anche da premessa alla presentazione di Bodyguard.

Bodyguard è uno Smart Watch e, come anticipa il nome stesso, è una vera e propria guardia del corpo dotata di GPS in grado di localizzare nostro figlio ovunque si cacci. Funziona anche come primo telefono per il bambino (evitandogli le insidie degli smartphone), offrendo la possibilità di ricevere ed inviare chiamate in qualsiasi momento: è infatti dotato di una Sim Card ed è possibile memorizzare al suo interno i numeri di telefono che desideriamo lasciare alla portata di nostro figlio. Dotato di due soli tasti, è semplicissimo da usare e dunque davvero a prova di bambino. È possibile memorizzare delle aree di sicurezza entro le quali riteniamo nostro figlio al sicuro: qualora oltrepassate, il dispositivo invierà una notifica push sul nostro cellulare.

Il genitore (o chiunque altro volessimo aggiungere alla lista di persone autorizzate) potrà gestire tutte le impostazioni, le aree di sicurezza, le chiamate e le localizzazioni direttamente da una app semplicissima e gratuita disponibile per iOS e Android e con la quale Bodyguard è attivabile in pochissimi step.

Ovviamente, con Niccolò così piccolo, a me sarebbe bastata anche la sola possibilità di localizzarlo con il GPS, ma devo confessarvi una cosa: in questa prima settimana di utilizzo sono state sufficienti, a me e mio marito, alcune piccole prove pratiche per insegnargli a premere il tasto centrale quando sente vibrare il suo scintillante orologio verde, in modo tale da rispondere alle nostre chiamate. Questo significa che (pur sperando non accada mai!), dovesse perdersi, non solo potremmo localizzarlo rapidamente ma, nel frattempo, chiamarlo per rassicurarlo promettendogli di raggiungerlo in poco tempo ed invitandolo a restare fermo dove si trova facilitandoci nel suo ritrovamento.

Io so bene che si pensa sempre che a noi queste cose non debbano mai accadere, che succedono solo ai genitori stupidi e distratti e che si nega sempre ciò che non vorremmo mai che ci accadesse, eppure succede.

Noi abitiamo in una zona circondata da parchi e fitti boschi e non penso solo all’oggi, ma anche al domani.

Penso anche ai miei genitori, in quanto nonni, purtroppo non immortali e non immuni alle distrazioni che l’età potrà portare loro.

E penso che comunque stiamo parlando di un dispositivo multifunzione utile sotto ogni punto di vista e che si adatta perfettamente a qualsiasi membro della famiglia, cane fuggiasco compreso.

Ripeto: orologio, telefono e GPS. Adattabile a figli, nonni, animali da compagnia e – solo per vere criminali – mariti fedifraghi.

Ognuno lo può sfruttare per lo scopo che ritiene più opportuno.

Io lo uso per la sicurezza di mio figlio e per la serenità mia e di mio marito.

Perché genitori sicuri crescono figli sicuri.

[Premesso che a mio avviso Bodyguard vale i soldi che costa fino all’ultimo centesimo, vi lascio un regalo di cui sono certa saprete fare un ottimo uso: fino al 31 gennaio potete avere Bodyguard al prezzo promo di € 79,95 – anziché € 129,95 – inserendo il codice BODYGUARDMUM esclusivamente sul sito ufficiale Nilox].

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