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Diabete: e se il tuo animale domestico ne soffrisse?

Voi ormai conoscete Slash e in questi anni avete imparato ad amarlo, dunque con buone probabilità avete già presente che soffre di forti dermatiti a causa delle quali, spesso, tocca ricorrere con non poco dispiacere a dosaggi controllati di cortisone.

Ricordo ancora lo spavento della prima volta in cui abbiamo dovuto doparlo come un ciclista al Tour de France: nessuno, infatti, ci aveva informati degli effetti collaterali che sotto molti aspetti richiamano i sintomi di un’insorgenza di diabete.

Fame atavica, ciotole raschiate a zampate in cerca di cibo poco dopo aver spazzolato un’intera porzione di crocchette, secchezza della cute, sete incredibile al punto da dovergli posizionare una doppia ciotola piena per non lasciarlo a secco e, di conseguenza, ripetute urgenze di correre a spisciazzare allegro nell’erba.

Tutti sintomi preoccupanti.

Tutti sintomi, nessuno escluso, riconducibili ad un sospetto caso di diabete – lo ammetto, ho googlato “sete cane” perchè questo nesso sete-diabete l’avevo già sentito spesso dire in giro e mi si è aperta una voragine di informazioni che mi ha gettata nell’incertezza.

E allora via di corsa dalla nostra amica veterinaria per fare tutti i controlli perché, se da un lato è vero che ci aveva poi rassicurati sulla connessione tra il cortisone ed i sintomi riscontrati, è anche vero che Slash aveva dato anche nei giorni precedenti la somministrazione alcuni segnali di disagio, legati in particolar modo a fame e sete.

È bastato un veloce test delle urine, grazie al cielo, a dissipare ogni dubbio e rispedirci a casa sereni senza ulteriori analisi.

E a farci stare tranquilli anche ora ogni volta che ci tocca rivedere gli stessi sintomi, dato che più o meno per tutto il periodo estivo più alcuni spot invernali occorre intervenire. Il meno possibile, nel dosaggio minimo possibile, per il periodo più breve possibile, ma ci tocca.

Perché vi racconto questa cosa?

Perché oggi, 14 novembre, è la Giornata Mondiale del Diabete.

E il diabete è una malattia molto democratica che può colpire chiunque, qualsiasi membro della famiglia, cane o gatto incluso.

Essendo Slash parte integrante della famiglia oltre che fonte inesauribile di amore incondizionato ho trovato doveroso spendere due parole per sensibilizzare sull’argomento ed aiutare coloro che, come me, hanno un animale domestico da amare nella propria famiglia, a saper riconoscere i sintomi e poter intervenire in maniera efficace laddove se ne presentasse la necessità.

D’altra parte sono stata erudita a dovere alcuni giorni fa dalla Dott.ssa Miriam D’Ovidio, medico veterinario del progetto ARCABIMBIVET, e dal Dottor Federico Fracassi, Professore associato presso il Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie dell’Università di Bologna, in occasione di un incontro promosso da MSD Animal Health nel quale si è affrontato l’argomento sotto molteplici aspetti e a cui ha partecipato attivamente anche il Nic in qualità di aiutante veterinario [lui che da grande vuole fare il dottore degli animali, e ho detto tutto].

Una mattinata intensa, di quelle che ti fanno tornare a casa consapevole di aver partecipato ad un incontro interessante, costruttivo e formativo.

Una mattinata che ha posto al primo piano i bambini, che ha saziato la loro curiosità, che ha saputo catalizzare la loro attenzione attraverso spiegazioni cristalline coadiuvate da cortometraggi animati ed interazioni stimolanti fatte di domande, perplessità e risposte, che ha coinvolto la fantasia e la creatività di ciascun bambino facendolo oltretutto sentire utile e di prezioso aiuto grazie al laboratorio della Dott.ssa Miriam D’Ovidio, medico veterinario di Arcabimbivet: non succede tutti i giorni di potersi cimentare nel ruolo di veterinario, destreggiandosi tra visite ed esami di laboratorio, e conquistarsi infine il Diploma di Piccolo Veterinario.

E allora, ecco qua alcune delle cose che abbiamo imparato io, Niccolò e papà.

Che cos’è il diabete?

Il diabete mellito è una malattia caratterizzata da un aumento dei livelli di zucchero – glucosio – nel sangue causato da una carenza di insulina, un ormone prodotto dal pancreas. Il glucosio è uno zucchero prodotto dalla digestione degli alimenti che viene utilizzato dalle cellule dell’organismo per la produzione di energia. Quando la quantità di insulina prodotta è insufficiente, il glucosio si accumula nel sangue e le cellule dell’organismo non possono utilizzarlo per produrre l’energia necessaria alle loro funzioni vitali.

Il diabete mellito del cane e del gatto è uguale a quello dell’uomo?

Sotto alcuni aspetti è paragonabile. Il trattamento, la terapia e i sistemi di monitoraggio utilizzati dal Veterinario sono simili a quelli usati nell’uomo.

Quanto è frequente il diabete nel cane e nel gatto?

Si stima che il diabete colpisca da 1 soggetto su 500 fino a 1 su 100, ma molti esperti ritengono che l’incidenza della malattia sia in aumento.

Il diabete può causare altri problemi di salute?

Sì. Cani e gatti diabetici, se non curati, possono sviluppare gravi complicazioni causate dai persistenti elevati livelli di zucchero nel sangue. Nel cane è molto frequente la cataratta, una progressiva opacizzazione del cristallino che può provocare la cecità. Nel gatto una complicazione comune è la debolezza degli arti posteriori, dovuta a un danneggiamento dei nervi. Una diagnosi precoce è fondamentale per prevenire l’insorgenza di tutte queste complicazioni.

Il diabete può influenzare l’aspettativa di vita del cane e del gatto?

Con una diagnosi precoce, un’adeguata terapia e il continuo monitoraggio, cani e gatti diabetici possono avere la stessa aspettativa di vita dei non diabetici.

Quali sono i fattori di rischio del diabete?

Il diabete viene diagnosticato a qualsiasi età, indipendentemente dal sesso o dalla razza.

Tuttavia esistono dei fattori che ne aumentano il rischio come:

– per il cane: obesità, età avanzata, mancata sterilizzazione nelle femmine, fattori genetici (alcune razze sono più predisposte come Setter Inglese, Yorkshire Terrier, Samoiedo, Terrier, Schnauzer nano, Beagle, Barbone, Dobermann Pinscher, Golder Retriever, Labrador). Abbiamo scoperto che, nel caso di Slash, la somministrazione di cortisone rientra tra i fattori di rischio ed ora sappiamo dunque di doverci muovere con maggiore cautela e più attenzione verso eventuali sintomi sospetti.

– per il gatto: obesità, sedentarietà, età avanzata, castrazione maschile, ipertiroidismo.

Ci sono dei segnali di allarme?

Potrei rispondervi “vedi sopra”, poiché sono più o meno tutti quelli che ha Slash quando è sotto cortisone, ma ve li riepilogo qui:

  • Sete intensa
  • Urinazione abbondante
  • Perdita di peso malgrado l’appetito aumentato (Slash al contrario è diventato una betoniera)
  • Letargia
  • Cataratta (cane)
  • Assenza di auto-pulizia (gatto)
  • Pelo rado, secco e opaco

Come viene diagnosticato il diabete nel cane e nel gatto?

Il sospetto di diabete viene formulato dal Veterinario che valuta le informazioni raccolte dal proprietario riguardanti lo stato di salute generale dell’animale e la presenza di eventuali segni clinici. In caso di sospetto, il Veterinario procede raccogliendo un campione di urina per ricercare la presenza di glucosio; se questo test risultasse positivo, il Veterinario valuterà anche i livelli di glucosio nel sangue. Una diagnosi certa di diabete viene confermata quando si riscontrano livelli elevati di glucosio persistenti sia nelle urine (glicosuria) sia nel sangue (iperglicemia).

La diagnosi precoce e la terapia insulinica migliorano la qualità e le aspettative di vita dell’animale diabetico.

Per tutto novembre MSD Animal Health, in collaborazione con ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani) e Diabete Italia, sostiene numerose iniziative di sensibilizzazione presso i veterinari aderenti. Si tratta di incontri informativi rivolti ai proprietari di animali sulla patologia, sui suoi sintomi, sulla diagnosi e sulla prevenzione. Potete trovare a questo link i veterinari aderenti: http://www.mesedeldiabetecanegatto.it/

È importante prendersi cura del proprio animale domestico con le stesse attenzioni, le stesse accortezze e le stesse preoccupazioni che abbiamo verso noi stessi e verso ciascun membro della nostra famiglia.

Imparare a non sottovalutare qualsiasi segnale o qualsiasi comportamento anomalo del proprio animale domestico è molto importante e, laddove aveste dubbi, non esitate a consultare il veterinario per un controllo o per chiedere un consiglio.

Che prevenire sia meglio che curare, dopotutto, vale per tutti quanti allo stesso modo.

E se il diabete può colpire indistintamente uomo o animale, perché non portare attenzione anche a quest’ultimo in occasione della Giornata Mondiale del Diabete?

E’ per questo che MSD Animal Health lancia il Mese del diabete del cane e del gatto: per tutto novembre ci saranno iniziative di sensibilizzazione presso i veterinari aderenti. La lista degli eventi è disponibile sul sito www.giornatadeldiabete.it.

Spero con queste righe di aver suscitato il vostro interesse, di aver soddisfatto qualche curiosità e di aver portato la vostra attenzione su un argomento certamente “di nicchia” ma che non dovrebbe comunque essere meno importante della sua versione bipede.

Ripaghiamo il nostro animale con le stesse attenzioni e lo stesso amore che spende per noi e dedichiamogli le attenzioni che si merita.

Lui, dopotutto, non chiede altro.

*Evento organizzato grazie al contributo non condizionante di MSD Animal Health

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